Oeuvres complètes. Tome III. Correspondance 1660-1661

N^o 758^a.
C. Dati à N. Heinsius.
13 juillet 1660.

La lettre se trouve à Leiden, coll. Burmann.
N. Heinsius y répondit par le No. 772^a.

Mio Signore e Padrone singularissimo.

Riceuo la gentilissima di Vostra Signoria de 26 di Giugno. Jn risposta, quando si potrà sentire in iscritto il parere del Signore Golio sarà caro, mà pero non ne faccia maggiori instante. La prego bene a insistere nelle diligenze circa le cose Pitagoriche. Mi dispiace in estremo della morte del Signore Schooten. Ho pronti alcuni libri per Vostra Signoria parte di Roma, parte di qui, e parte d'altrove per mandarli con prima occasione di Vascelli. Con essi manderò quattro Copie delle Opera delle Opera del Signore Viuiani¹⁾ quale egli manda per recapitare al Signori Golio, Witsio, e Vgenio. e uno ne mando io a Vostra Signoria. Ho penetrato che il Signore Vgenio stia in qualche sospetto per non auer mai auuto lettere del Serenissime Principe Leopoldo, e dubiti che Sua Altezza non abbia gradito ch' egli non abbia fatto mentione del Signore Galileo si circa all' Occhiale, come circa il pendulo, si accerti Vostra Signoria ob il Signore Eugeni, che il Signore Principe ha gradito al più alto segno l'onore fattoli dal Signore Vgeni, e le giuro, che mel' hà attestato molte uolte, auti egli desidera soprammodo l'amicizia, el commerzio letterario con un litterato par suo, come egli ha contanti altri, ma per

1) De Maximis et Minimis Geometrica Divinatio. Voir la Lettre N^o. 739, note 5.

[p. 503]

quello hò ritratto egli non iscressi perche il Signore Vgenio non hà scritto a lui, e alle lettere stampate²⁾ ne' libri non credo usi il rispondere. E non essendo stato il libro accompagnato con lettere, commesse a me che lo presentai, che in suo nome uiuamente lo ringraziassi. Si che il Signore Vgenio può scacciar dall' animo suo ogn' ombra di sospetto, e creder certamente che più cortese Signore del Principe Leopoldo non può trouarci; e se le pare el' insinuar destramente, ch' egli scrive a Sua Altezza pigliando qualche occasione, o circa l'Opere sua, o circa altre nouità non solo m' assicuro che il Signore Principe risponderà, ma continuerà il commercio perpetuamente. Il Signore Diuini di Roma sento che abbia inuiato il suo libretto³⁾ a Sua Altezza insieme con uno de' suoi telescopi; mà per ancora Sua Altezza non l' ha riceuuto. Si stà aspettando con ansietà, non si sapendo in che consista l' oppugnare, la prossima sapià il tuto, che scriuerò pià a lungo sopra gli altri particolari. Di Bologna non sò che in tal materia esca, o sia per uscire libri del Padre Riccioli⁴⁾, mà ben sì un' Opera degli Occhiali del Conte Manzini⁵⁾ di non grande stima. Ma questi non ha cognizione del Signore Vgenio, ne anche del' Opera del Borello de Vero Telescopij inventore⁶⁾ essendo assai adietro, de quello parimente manderò uno con gli altri libri. non iscriuo altro per fretta; e la riuerisco di cuore. Di firenze li 13 Luglio 1660.

Di Vostra Signoria mia Illustrissima diuotissimo obbligatissimo Seruo Carlo Dati.

Al Signore Niccolò Einsio Mio Signore e Padrone Singolarissimo Aga.

2) La dédicace de son ‘Systema Saturnium.’

3) Brevis Annotatio. Voir la Lettre N^o. 765, note 1.

4) Sur le livre de Riccioli consultez la Lettre N^o. 761^a, note 3.

5) Sur l'ouvrage de C.A. Manzini voir la Lettre N^o. 774, note 9.

6) Voir l'ouvrage dércit dans la Lettre N^o. 330, note 2.