Oeuvres complètes. Tome III. Correspondance 1660-1661
(1890)–Christiaan Huygens– Auteursrecht onbekend
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tronomi, et altri Jngegni specolativi, e da gran Potentati promessa recognizione grande di honore, e di utile à chi ne fusse trouatore. Sino à questa nostra età non è stata conosciuta altra strada, che la antichissima per via de gl' Eclissj Lunarj, con l'aiuto de i qualj nel corso di molti annj, e secolj hanno i Geografichj disegnate le lor tauole delle Prouincie, e de i Mari sparsi nella faccia del nostro Globo. Ma la rarità di tali Eclissj per il bisogno de i Navigantj resta totalmente inutile. Da accidenti che accaschino in terra, non è possibile trovar la differenza di Longitudine se non inutilmente tra luoghi uicinj, perchè nè fumate di giorno, nè fuochi di notte possono esser' osseruatj, nè anco in distanza d'un grado. Però bisogna ricorrere ad accidenti altissimj, e celesti uisibilj negl' interi Emisferij. Di talj, ne è stato cortese il Cielo nelle età passate, ma per i presenti nostri bisognj, assai scarso, non ci hauendo ajutato con altro, che con gl' Eclissj Lunarj: non già che l'jstesso Cielo non sia abbondantissimo di accidenti frequentj, notabilj, et sommamente più attj, et accommodati à i bisognj nostri de gl' Eclissi Lunarj, ò Solarj: ma è piaciuto al rettor del Mondo tenergli celati sino à i tempi nostrj, et palesargli poi per industria diGa naar voetnoot4) due Ingegnj uno OlandeseGa naar voetnoot5), e l'altro Italiano, Toscano e FiorentinoGa naar voetnoot6). Quello come primo inuentore del Telescopio, ò Tubo Ollandico; e l'altro, come primo scopritore, e osseruatore delle Stelle Medicee, cosi da esso nominate dalla casa del suo Principe, e Signore. Hora per uenire al punto in breui parole, espongo alle Signorie vostre Illustrissime e Potentissime tutta l'Istoria, e somma del presente negozio: Sappiano per tanto, come intorno al corpo di Gioue, uanno perpetuamente riuolgendosi quattro stelle minorj, con diverse uelocità in 4 cerchij di differenti grandezze: da i mouimenti delle qualj stelle, hauiamo per ogni giorno naturale, 4. 6. 8. et ancora spesse uolte, più accidenti talj, che ciascheduno è non meno accomodato, anzi molto più, che se fossero tanti Eclissi Lunari per la inuestigazione delle Longitudinj; atteso, che essendo la lor' durazione di breue tempo, non danno occasione d'errare nella numerazion' delle hore, e delle parti loro. Gl' accidenti poi sono i seguenti, Prima, per essere il corpo di Gioue, per sua natura, non men' tenebroso, che la Terra: e risplendente solo per la illuminazione del Sole, distende nella parte opposta al Sole, la sua ombra in forma di cono, per la quale ciascuno de i suoi 4. Satelliti passa, mentre scorre la parte superiore del suo cerchio; et essendo essi ancora, a guisa di 4. Lune priui di luce, et solamente risplen- | |
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denti per l' illuminazion del Sole, entrando nel cono dell' ombra di Gioue si eclissano: e per la piccolezza loro, la immersione nelle tenebre si fà in tempo di un minuto d'hora in circa: parimente alcune hore dopo, uscendo dell' ombra, in altro tempo brevissimo recuperano lo splendore. Dal che è manifesto che gl' osservatorj di tali Eclissj non possono differir tra di loro circa 'l tempo della esquisita osservazione, d'un minuto d'hora. Oltre à gl' Eclissj, ui sono secondariamente le applicazionj de i lor corpi à quello di Gioue; doue si può osservare l'esatto momento, nel quale mostrano di toccare il disco di Gioue; come anco all' incontro viene osservabile la loro separazione dal medesimo disco: e tali congiunzioni, e separazioni vengono osservabilj senza errore di mezo minuto d'hora, mediante la velocità del lor' moto, e'l piccolissimo momento, che media tra 'l toccare, et' l non toccare. Sono nel terzo luogo osservabilj le congiunzionj, e separazionj tra di loro, de i medesimj Satellitj: li quali mentre che con mouimenti contrarij, si uanno ad affrontare, scorrendo quésti, le parte superiore de i lor cerchj, e quelli la inferiore, si conducono all' esatta congiunzione, la quale passa in manco d'un minuto d'hora; si che il suo mezo, viene esattissimamente comprensibile, senza errore, anco di pochi minuti de lore secondi. Questi sono gl' accidentj frequentissimi in tutte le notti in qual si uoglia parte di tutto 'l Globo terrestre, et in tutto 'l tempo dell' anno che Gioue resta uisibile, e osservabile: de i quali accidentj, quando ne siano da perito Astronomo formate le Efemeredi, calcolate à qualche Meridiano stabilito, come Verbi graiza al Meridiano d'Amsteldamo, delle quali ne habbiano i Nocchierj copia appresso di loro, facendo à i tempi opportunj, le osservazioni; e confrontandole con i tempi notatj nelle Efemeridi, potranno dalla differenza dell' hora numerata da loro, e l' hora notata nell Efemeride comprender la distanza del Meridiano, nel quale si trouano, dal primo meridiano d'Amsteldamo che è la cercata longitudine. La sicurezza, e l'utilità grande di potere in terra riformare, et emendare tutte le Carte Geografiche, e Nautiche, si che non differischino dal vero nè pur mezo grado, nè (direi quasi) una Lega, è manifestissima et facilissima, perche senza Efemeridj, nè altri calcolj, basta che uno, nel luogo doue si troua uadia per alcune notti osservando de i sopra nominati accidenti, notando l' hora della sua apparenza; la quale conferita con le osseruazionj medesime fatte e notate con i lor tempi in Amstelodamo ò in altro luogo, darà la differenza de i meridianj. Si che siamo sicurj, che tal pratica per l' auuenire è per essere esercitata, e che con essa sarà restituita tutta la Geograsia all' assoluta giustezza; ottenendosi in numero minore di anni quello, che in maggior numero di secolj non si è ottenuto con l' aiuto de gl' Eclissi Lunarj. Ma per l' uso della Navigazione restano 4. particolarità da guadagnarsi. Prima l' esquisita Teorica de i mouimenti di esse Stelle Medicee circumiouialj; per la quale da periti Astronomj si possano calcolare, e distribuire in Efemeridj tutti gl' accidenti sopranominatj. Secondariamente, si ricercano Telescopij di tal perfezzione, che chiaramente rendano uisibilj, et osservabilj esse Stelle. | |
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Terzo, conuien trouar modo di superar la difficoltà, che altri può credere che arrechj l' agitazione della Naue nell' uso di esso Telescopio. Nel quarto luogo, si ricerca esquisito Orologio per numerar l' hore, e sue minuzie, à meridie, ò uero ab occasu Solis. Quanto al primo, io ho con tal precisione, guadagnati i periodi de i mouimenti delle 4. Stelle, che le costituzionj, per molti mesi calcolate innanzj, puntualmente mi rispondono: e, (come sanno i periti nelle osservazionj, e ne i calcolj de i moti celestj) il corso del tempo, uà sempre aggiungendo maggiore esatteza. Quanto al 2o hò sin qui, ridotto a tal perfezione il Telescopio, che i Satelliti di Gioue, benche inuisibilj, non solo all' occhio libero, ma à' Telescopij comunj, si veggono non manco grandi, e risplendenti delle stelle fisse, della seconda grandezza, uedute con l' occhio libero: anzj si continua a uederglj ancora nel crepuscolo, quando niuna delle fisse resta piu uisibile. Mà, di simile, et anco di maggior perfezzione mi gioua credere che siano per trouarsene in coteste regionjGa naar voetnoot7) doue fu la prima inuenzione. Circa 'l 3o hò anco pensato à qualche oportuno remedio per collocar l' osseruatore in luogo talmente preparato, che non senta la commozione della naue. Ma intorno a questo particolare, mentre io riguardo à quante operazioni hà ritrouate il progresso del tempo, l' esperienza, e la solerzia de gl' jngegni humanj non metto difficoltà nissuna, che la pratica d' huominj accortj, e pazientj, non sia per addrestarsj in cotal' uso non meno in mare, che in Terra: et massime che la nostra operazione, non hà da esser, di pigliar distanze con Quadranti, ò altri tali strumenti: tra Stella, e Stella, ma un semplice passaggio della uista per uedere se due di quej satellitj son congiuntj, se si applicano al dicso di Gioue, ò se sono usciti, ò siano per entrar nel cono dell' ombra, de i quali accidenti, fatti prima auuertiti dall' Efemerida, che deuono seguire in quella notte, col tornare spesso à replicar l' osseruazione, incontreranno precisamente il tempo, e l'hora dell' euento. Finalmente circa il 4o requisito, io hò tal misurator del tempo, che se si fabricassero, 4. ò 6. di tali strumenti, e si lasciassero scorrere, troueremmo (in confermazione della lor giustezza) che i tempi, da quelli misuratj et mostrati, non solamente d' hora, in hora, ma di giorno in giorno, et di mese in mese, non differirebbero tra di loro, nè anco d' un minuto secondo d' hora: tanto uniformamente caminano. Orologij veramente pur troppo ammirabili per gl' osservatori de i moti, e fenomenj celesti; et è di più la fabrica di tali strumentj schiettissima e semplicissima e assai meno sottoposta all' alterazioni esterne, di qualsiuoglia altro strumento per simile uso ritrouato. Jo benissimo sò Illustrissimi e Potentissimi Signori che auanti à Principi Grandj, si dourebbe comparire con le Inuenzionj nuoue già stabilite, et atte a porsi in uso | |
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immediatamente: tuttauia sò ancora, che la prudenza uostra comprenderà, che non essendo io, huomo marittimo, ne idoneo alla nauigazione, non son potuto uenire nel cospetto loro in altra maniera, che in questa. Sarei per auuentura potuto uenire presenzialmente, quando la lunghezza del uiaggio, la mia graue età di 73 annj, e altri impedimenti non mi hauessero ritenuto. Ma quello che mi assicura appresso la benignità, e grandezza d'animo delle Signore Vostre Illustrissime e Potentissime è, il non hauer io preteso altro, se non che la prudenza, et humanità loro, gradisca questo piccol parto del mio ingegno, del quale gli fò libero dono, come anco oblazione di quello che restasse per l' intero complimento di questo negozio. E qui per fine, uoglio aggiugner questo, che le Signore Vostre Illustrissime e Potentissime come ueramente Potentissime sopra tutti gl' altri Potentati del Mondo a dar cominciamento, e ridurre a perfezione impresa tanto bramata, e ricercata, non restino d' applicarui il pensiero e la mano: e siano certj, che hora, ò in altro tempo hà da esser messa in uso questa inuenzione, la quale può dirsi ammirabile, come quella che depende da cose celesti, e divine, riposte la su da Dio per solamente arrecar benefizio al genere humano. I principij di tutte le imprese grandi hanno delle difficoltà; le quali la paziente industria de gl' huominj col tempo uà superando, come apertamente può ciascuno intendere, il quale uadia considerando tante, e tante artj, i principij delle qualj siamo sicurj, che furon debolissimi et hora si veggono ridotte à far cose, che rendono ammirazione a i più eleuati ingegnj. Jo potrej nominare arti innumerabilj, ma basti questa sola della Nauigazione da i vostri medesimi Olandesi à si mirabil perfezione ridotta, che se questa sola perizia che resta, del trovar la Longitudine, che à loro par riserbata, uerrà aggiunta alle altre, tanto industriose operazionj per loro ultimo e massimo artifizio, haranno posto termine, e meta alla Gloria, oltre alia quale niun' altra nazione può sperar di passare. Et humilmente le inchino. |
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