Oeuvres complètes. Tome III. Correspondance 1660-1661

[p. 464]

N^o 621^a.¹⁾
Leopoldo de Medicis à Ism. Boulliau.
22 mai 1659.

La lettre se trouve à Paris, Bibliothèque Nationale.
Elle est la réponse au No. 609^a. Ism. Boulliau y répondit par le No. 637^a.

Signor Ismael.

Sopra la differenza che Vostra Signoria mi accenna haver potuto riconoscere fra i Termometri inviatili da me et quello che ella ha riceuto di Pollonia, altro di qua da lontano non saprei dirmi, se non che questa diversita puo haver' cagione, quantunque i Termometri siano di ugual' grandezza, dall' havere il maestro che gl'ha fabbricati messa qualche quantita di acqua arzente più in uno che nell' altro, o si vero quello che Vostra Signoria accenna dall' essere l'acqua arzente in alcuno di questi strumentini più gagliarda che nell' altro.

Quando io le accennai che l'invenzione d'adattare il Pendolo era stata trovata molto tempo fà ancora dal Nostro Signore Galileo, non intesi di dire che il Signor Christiano Hugenio non la potessi haver' anch' egli ritrovata da se medesimo, sapendo molto bene l'Eminenza del suo Ingegno e dottrina mediante le quali cose bene puó concludersi che questo gran Virtuoso possa haver' ritrovato questa e ritrovare ancora cose maggiori.

Si puo ricordare Vostra Signoria che io le accennai che altro virtuoso tre anni sono ne inventò un simile ma per sua disgrazia non fu applicato l'Animo al valersi della sua invenzione; questa adesso, anzi l'istesso Oriuuolo rozzamente fatto che egli portò al Serenissimo Gran duca, mio Signore e fratello, si è di nuovo esperimentato, et si è trovato perfettissimo al pari di qual si sia altro oriuuolo de migliori e tale che si spera ridurlo con qualche diligenza maggiore, che ne meno faccia differenza per lo spazio di 24 ore da un giorno all' altro d'un solo minuto d'ora. Io sto tuttauia facendo qualche nuova esperienza, e descriuendo le già satte con animo di participarne costa alcune di esse. Che è quanto posso significare a Vostra Signoria in risposta della sua de 2 corrente et resto augurandole dal Cielo ogni prosperita.

Di Firenze, 22 maggio 1659.

Amoreuole di Vostra Signoria Il Principe Leopold.

1) Boulliau a communiqué à Chr. Huygens un passage de cette lettre; voir l'Appendice N^o. 634 à la Lettre N^o. 633. Van Swinden l'a publié pour la première fois dans son mémoire cité dans la note 1 de la Lettre N^o. 604^a.

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Sento¹⁾ dalla sua lettera il cenno che Vostra Signoria mi da di quanto ella aueua auuisato al Signor Abbate Bonsi, e riconosco gli auguri che Vostra Signoria mi fa per nati da suo affetto parziale con il quale ella sempre risguarda gli interessi di questa casa e miei e come da tutti noi si è professata sempre un osservanza particolare verso quelle Mia Maiesta cosi vengono addaggiugnersi nuove obbligazioni mediante questi nuovi affectuosi sentimenti e per quella parte che io possa venir in proprio considerato fuore mia espettazione si vengono ad accresciersi in consequenza le mie al piu alto segno rendendo grazie a Vostra Signoria e di quanto ella mi desidera et di quello vi va cooperando potendo restar certo que glie ne conservo la dovuta e sincera gratitudine. Dal Signore Abbate Bonzi sentira quel piu occorso a tal conto e che li sara scritto di concordamente del Serenissimo Gran Duca mio Signore e frattello sotto li di cui direzzione et amore si governano gli interessi di ciascheduno di noi altri fratelli.

1) Le post-scriptum est écrit de la main du Prince Léopold; la lettre elle-même est, comme de coutume, de la main de son secrétaire.