Oeuvres complètes. Tome III. Correspondance 1660-1661
(1890)–Christiaan Huygens– Auteursrecht onbekend
[pagina 159]
| |
No 797.
| |
[pagina 160]
| |
assai probabile, non che possible che Saturno si riuolga intorno al proprio asse, ch'è paralello all' asse del' mondo, e dell' nostro equinoziale, e che tal' vertigine sia participata da i corpi aderenti al' medesimo Sistema, dentro al' quale verrà ad esser' inclusa la detta ciambella vaporosa, potrà in ogni modo come fluida non affatto secondare la vertigine di Saturno; e cosi verranno à riempersi gli spazi della sua latitudine onde venga à perfezzionarsi, et contornarsi la superficie piana di detta ciambella; oltre à ciò, perche i detti vapori nella densità, e grauità non sono similari possono i meno graui equilibrarsi piu d'vn Diametro lontani da Saturno, et i piu graui, e possibile, che s'equilibrino con l'ambiente fluido poco piu d'vn semidiametro lontani dallo stessio Saturno. Con maggior facilità potrebbe generarsi la detta ciambella fluida senz' hauer à condurre tutta la materia vaporosa, che compone la detta ciambella dallo stesso corpo di Saturno in tanta lontananza. Trouansi non pochi fluidi che dalla mestura di poche gocciole d'altro liquore si trasformano da trasparente in opaco, e pel' contrario d'opaco, che gl'era diuien trasparente, il che frequentemente s'osserua in tutte le acque forti ripiene di metalli, e minerali da esse corrosi, le quali poche gocciole d'olio di tartaro, ò d'altra cosa simile tolgono loro la trasparenza, e le fanno diuenire opache niente meno d'vn marmo. Anzi questo medesimo effetto nell' orina lo fa la semplice freddezza, che di trasparente la fa diuenire opaca, e per lo contrario il calore la rischiara. Supposto questo se la regione aerea ambiente Saturno fosse d'vna tal' natura anagolaGa naar voetnoot2) all' acque stillate in piombo, ò all' acque forti incorporate d'argente etc. e se lungo l'equinoziale Saturnino suaporassero pochissimi fumi analoghi à quelle poche gocciole d'olio di tartaro, facilissamente potrebbe intorbidarsi, e rendersi opaco vn' anello sottile di tant' altezza, quanto dura la detta materia intorbidabile attorno à Saturno, e perche come s'è detto si può supporre, che la regione non suggetta all'agitazione de venti rimarra il detto anello nell' istesso sito. Ne è marauiglia che lungo l'equinoziale Saturnino si vomitino i detti vapori, e non d'altroue, conforme non da tutte le parti dell' animale e della terra svaporano, ed escono alcuni determinati vapori, e liquori. Secondo circa la perseueranza, e durazione di detta ciambella quand' ella si supponga solida, e dura non hà difficoltà che possa conseruarsi come gl'altri corpi mondani. Ma se ella non è dura potrà in ogni modo continuarsi, quando il pabulo continuamente gli venga somministrato, come la regione vaporosa, e crepuscolina della nostra terra, dura sempre per che successiuamente si rimette quello che si consuma. Ma chi ne volesse vn effetto somigliantissimo nella nostra terra consideri la Zona fredda compresa dal' cerchio artico, l'aria soprastante alla quale è sempre ingombrata da vapori aquei, i quali per lungo tratto sono gia addiacciati in forma di neue, che perlo suo poco peso con gran lentezza và mouendosi all' ingiù, ma la medesima vicino à terra si dissolue, e di nuouo riducesi in forma fluida aquea, ma per tutto | |
[pagina 161]
| |
lo spazio superiore nel' quale si manteneua informa di neue era bianchissima, e per ciò riflettendo il lume ripercosso dourebbe à chi da lontano riguardasse tal' regione trasuersalmente rappresentare come vn' anello opaco, e bianchissimo attorno della terra settentrionale staccato dalla superficie terrestre, e per che somigliante generazione di vapori, e di neue in quella regione è perpetua per rimettersi successiuamente quello che va perdendosi, Adunque non è impossibile, che attorno Saturno si mantenga vna somigliante generazione conseruata da vn successiuo pabolo [?], che dal corpo di Saturno le venga somministrato. Ne v'è pericolo che la figura di detta ciambella possa variamente figurarsi; per che si suppone tutta la regione fluida attorno à Saturno per grande spazio hauer' natural' inclinazione d'accostarsi, grauare, e mantenersi aderente à Saturno: ed anche si suppone che in tal' regione non vi siano venti, ma sia sommamente tranquilla, adunque cessando la cagione d'intorbidamento e variazione di figura, e perseuerando la grauità naturale à mantener' tutta la detta regione vnita, et aderente à Saturno, non potrà in niuna maniera la figura di detta ciambella alterarsi, e mutar sito. Vn effetto somigliante osseruasi in vna boccia di vetro, nella quale l'acqua il vino, et altri liquori si mantengano separati, anzi striscie di vari colori nell' istess' acqua perseuerano nello stesso sito, positura, e figura, tutta volta, che l'acqua si mantenga tranquilla, e non punto agitata da onde, ó altri interni mouimenti. Restaci l'vltimo punto da considerare, in che maniera girando Saturno per l'etere fluido, la sua ciambella non resti addietro, ó si ripieghi od' acquisti altre figure come succede alla fiamma d'vna torcia velocemente girata, la quale lascia vna coda come la cometa, e finalmente si dissipa. E qui è da considerare, che la fiamma della torcia scommossa può esser' accompagnata mai sempre da vn medesimo ambiente d'aria, et in questo caso non può ne piegarsi ne spegnersi, come si vede in quei lumi, che son chiusi dentro vna lanterna; ma allora solamente può ripiegarsi, e spegnersi quando la medesima fiamma incontra ed vita nell' aria immobile. Ora se la regione che circonda Saturno fosse più alta della ciambella com' è credibile, per esser' annessa à Saturno in virtù della sua grauità, ó forza magneticha, ó d'altra cagione somigliante, che tenacemente la mantenesse aderente à Saturno, si che tutta insieme venisse à formare vn Sistema, verrebbe la detta ciambella di Saturno adesser' coperta e difesa dagl' viti dell' etere immobile et in conseguenza non potrebbe ne piegarsi ne dissiparsi. Mà ch' occorre cercar' altre ragioni verisimili? non bast' egli veder' sensatamente, che la natura opera nel Cielo effetti somigliantissimi anzi i medesimi appunto? Gioue si riuolge pure nell' etere fluido, nè i quattro suoi pianetini Medicei, che lo circondano hanno punto di difficoltà à secondar il suo moto, e mai occorre che restino indietro per gl' viti, et impedimenti dell' etere immobile. Venere e Mercurio e pur' veró che non mai abbandonano il sole, nè la stella nuouamente scoperta in Saturno rimane addietro: adunque se noi concederemo vna somigliante virtù potrà con la medesima facilità girar con Saturno stabilmente la sua ciambella, e però se la virtu, | |
[pagina 162]
| |
che rapisce seco le Medicee risiede in Gioue, diremo parimente che la forza, che trasporta la ciambella di Saturno risiede nel' medesimo pianeta, e chi stimasse ch'ella fosse propria dei pianeti Medicei, ò cosa analoga à grauità, ò virtù magnetica, lo stesso appunto si può dire della ciambella Saturnina, si che farà lecito à lei non meno ch' alle medicee essere trasportata insieme con Saturno. E questo basti perora in cosa tanto nuoua, et incerta, con ferma speranza che il tempo e le future osseruazioni sieno per somministrarci piu euidenti, e piu saldi discorsi &c. |
|