Briefwisseling. Deel 2: 1634-1639
(1913)–Constantijn Huygens– Auteursrecht onbekend1551. E. DIODATIGa naar voetnoot4).Con grandissima soddisfazione ho veduto la gratissima di V.S. Illustriss. de'13 del passatoGa naar voetnoot5), responsiva a la mia, la sua prontezza - quale l'aveva sperata dalla sua sapienza e virtù - a voler protegger del suo favore il negozio del Signor Galilei, facendone la debita stima secondo l'infinito suo valore per la riformazione della geografia e per l'uso della navigazione; e siccome, per non perderci tempo alcuno - l'età d'esso Signore rendendocelo carissimo - V.S. Illustrissima m'esorta a procurar con lui l'accelerazione delle cose le quali per la sua proposta agl'Illustrissimi Signori Stati ha inoltre offerto di dichiarar loro, desidererei che si fusse compiaciuta di dar ordine costà e provvedere che l'opera mia potesse riuscire a qualche buono effetto, facendo in modo che dalla parte di cotesti Illustrissimi Signori Stati gli venisse fatta qualche dimostrazione, se non di gratitudine, almeno di gradimento per un si nobile e prezioso presente fatto loro; poichè la lettera loro in risposta della presentazione della detta proposta - la quale il Sig. Realio fin dal mese di Novembre passato ebbe commissione di mandargli, e della quale allora gli fu data speranza - non essendogli sin qui stata mandata, non vedo in che modo io possa persuaderlo ad aprirsi più avanti, avendo per si fatto ritardamento giusta occasione di restare in dubbio se la dedicazione della sua invenzione è stata loro grata o no. Del resto non so comprendere per qual ragione il Sig. Realio abbia tanto negligentato questo negozioGa naar voetnoot6); e se ben tengo per cosa certissima che non abbia avuta nessuna mala intenzione, nondimeno mi par di poterle dire con ragione, che continuandosi in questo modo, sarebbe al certo la via di perderlo, non potendosi sperare che il Sig. Galilei sia per aprirsi piû avanti nelle cose da lui offerte; nec enim obtruduntur beneficia, solendo le persone savie ed intelligenti il merito delle cose, quale non si può dubitare essere il Sig. Galilei, proceder sempre con circonspezione e riservatezza. Però, per scancellar tutti questi sinistri riscontri, successi in questo principio - come io credo - piuttosto per disgrazia che altrimenti, e per ristorar la fiducia la quale per questo lungo silenzio potesse essere scemata in esso Sig. Galilei, parebbe non solo necessario che la risposta delle loro Eccellenze non fosse più ritardata, ma | |
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forse - per corrispondere al merito della persona, alla dignità del negozio ed alla grandezza di cotesti Illustrissimi Signori - saria anco opportuno che essa risposta fosse accompagnata con qualche regalo, per testificargli con gli effetti l'onorata stima fattane da loro, finchè il negozio sendo ridotto a fine, gli sia ordinata da loro la debita ricompensa del suo trovato. V.S. Illustrissima si compiacerà di pensarci e di conferirne con l'llustriss. Signor segretario Musch, e procurare che, quanto più prontamente si potrà, dalle loro Eccellenze sia risoluto quello che giudicheranno doversi fare per il meglio, acciocchè in vita dell'autore questo negozio si riduca alla maggior perfezione che si potrà, avendomi egli per nuove lettere, con termini magnifichi, accertato dell'infallibile verità della sua invenzione. Adoperiamoci dunque, Illustrissimo Signore, per farla metter quanto prima in evidenza, sapendo al certo che tale è il desiderio dell'autore, purchè dall' Eccellenze loro vi sia corrisposto. Gli ho significato l'onorata stima nella quale V.S. Illustrissima lo tiene, secondo che da lei m'è stato ordinato; però, comechè succeda il suo negozio, resterà sempre obbligatissimo alla generosa virtù sua, accertato da me come ella se gli mostra bene affetta e di quanto momento gli abbia da essere la sua protezione, per la grande autorità che tiene appresso S.A. e tutti cotesti Illustrissimi Signori, per merito del suo singolare valore. 8 Maggio 1637. |
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