rinunciare in seguito, punta dal rimorso, ad ogni considerazione di rango sociale nell'accattonaggio forzato ed a ritentare infine, sorretta dalla grazia, la via del ritorno a Dio tramite la mediazione della Madonna, sempre rimasta misticamente presente nella fedele adorazione della protagonista, anche in mezzo al peccato, e nelle apparizioni con cui Ella la sostiene nella ricerca della salvezza. La minne del poema si inserisce perfettamente nel quadro del pensiero gradualistico medievale nella sua realizzazione progressiva dai piani bassi ai piani aki, scavalcando una separazione troppo dualistica tra amor profano ed amor sacro. Garante di questo amore universale è la Madonna stessa, definita sin dalle prime battute del poema, e più volte in seguito, moeder ende maghet (madre e vergine, vs. 5), unendo in sé l'amore materno e l'amore divino e perciò capace di soccorrere chi, pur nell'errore, le resta fedele. Non a caso questa Beatrice non è una semplice suora, ma è una donna nobile che nella sua condotta mostra di conformarsi ai codici dell'amor cortese, in cui alcuni critici han creduto di riconoscere l'influenza del Tractatus de arte honeste amandi di Andrea Cappellano (inizio XIII sec). Tale pensiero gradualistico è mirabilmente espresso da Beatrijs stessa che, pur nell'esaltazione dell'amor profano, nonè dimentica delle gioie del cielo, perché ‘la più piccola gioia nel cielo non è paragonabile a nessuna gioia qui. La più piccola lì è così perfetta che l'anima non brama altro che amare Dio incessantemente’ (vvs. 385-389). Il gradualismo, pur non escludendo il male del; peccato, ne misura il grado di distanza dal Somme Bene facendolo oggetto di un processo di purificazione. In questa prospettiva si può leggere la struttura semantica della leggenda, caratterizzata dalla forte
immanenza psicologica che porta la protagonista da uno stato di innocenza incosciente alla conoscenza del peccato e dal peccato al desiderio di salvezza, specchio perfetto dell'antropologia cristiana. Quest'opera, rimasta assente dal panorama letterario italiano e, salvo qualche rara eccezione, dalle preoccupazioni della nederlandistica italiana, aveva attirato da tempo l'interesse del compianto collega ed amico Riccardo Rizza, che più volte mi parlò della sua intenzione di dedicarvi una pubblicazione. Purtroppo tale